Omaggio ad Umberto Eco ispirato all’epopea di Baudolino. Tra il 1100 e il 1200 un giovane ragazzo di campagna piemontese proveniente dalla Fraschetta, che all’età di tredici anni viene adottato dall’imperatore Federico Barbarossa, torna nella sua terra dove sta sorgendo la città di Alessandria...
Una riflessione a tratti delicata, talvolta dura e sarcastica sul rapporto tra generazioni e sulla condizione degli anziani in una società che misura tutto su efficienza e produttività. Nello spettacolo viene messa in evidenza la bellezza dell'amore per la donna, compagna di una vita, che travalica i confini della morte. Si riflette, si sorride, ci si commuove in un crescendo emotivo.
Gli aquiloni rappresentano i sogni che tutti custodiamo e che riempiono la vita di colori e di emozioni, come le favole di Rodari, che una giovane donna narra alla bambina che porta in grembo. La rappresentazione ripercorre i luoghi che hanno visto nascere e crescere il grande scrittore italiano, in uno sviluppo narrativo ricco di sorprese e carico di poesia.
Dopo aver festeggiato sul palco i 90 anni del regista della compagnia Teatro Insieme, Silvestro Castellana, ecco un nuovo appuntamento con “Le rose di Sarajevo”, per ricordare una tragedia dimenticata troppo in fretta. Durante la guerra in Bosnia gli abitanti di Sarajevo si sono aggrappati alla poesia, all’arte, al teatro per sopravvivere all’orrore.
